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Il Grand Hotel Majestic “già Baglioni”, in occasione di Arte Fiera Bologna 2020, ospita dal 22 gennaio al 3 febbraio il progetto A colorful act of self-promotion di Daniele Sigalot, a cura di Eli Sassoli de’ Bianchi ed Olivia Spatola.

L’opera è un gioco di apparenze nel quale ogni cosa appare diversa da ciò che, ad un primo sguardo, potrebbe sembrare: la carta è metallo, le battute divertenti scritte sui post-it sono in realtà riflessioni, ed una sottile critica, delle dinamiche interne al “sistema arte”.

Ciò che conta, per Sigalot, è l’idea e proprio alle idee l’artista vuole dare una seconda chance. Dopotutto cosa rende un’idea migliore di un’altra? Chi siamo noi per giudicarne in eterno il valore? È tutta una questione di tempo, e infatti è il tempo il protagonista dell’installazione luminosa intitolata Enough. Un countdown di 31556908800 secondi che inizierà a contare senza mai smettere, anche da spento, appena l’artista lo attiverà.

Ancora, l’inganno tra ciò che è e ciò che appare si manifesta nuovamente nell’installazione site-specific di migliaia di capsule colorate, simili a cristalli, che va ad occupare l’intero perimetro del giardino d’inverno come un grande mosaico post-moderno.

Daniele Sigalot racconta l’artista come mediatore tra il “mondo delle idee” e il “mondo delle cose” e crea un gioco « dove stupire e ingannare la mente sono le uniche regole » perché nulla è mai come sembra.

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